Quando aprire partita IVA? Tutto quello che non puoi non sapere.
Quando aprire partita IVA? Una domanda che probabilmente ti sei già posto e magari per paura hai preferito non cercare risposta. E’ importante che tu sia informato a riguardo. Di seguito, ti indicherò tutto quello che non puoi non sapere.
Determinare con esattezza il momento in cui diventa obbligatorio aprire la partita IVA non è sempre facile e possono nascere dubbi su come essere in regola con il fisco:
“E’ sufficiente un contratto per prestazione occasionale o devo aprire partita IVA?”
Questa domanda viene posta costantemente. Per farti comprendere, ti indico un esempio: se vendo una bicicletta usata su eBay sicuramente non occorre che io apra partita IVA, trattandosi di un’operazione occasionale. Tuttavia, se inizio a vendere costantemente articoli bisogna valutare cosa è necessario fare. Esaminiamo la faccenda nei seguenti quesiti.
a) Quali soggetti sono obbligati ad aprire partita IVA?
Sono tenuti ad aprire partita IVA coloro che esercitano un’attività di lavoro indipendente e più precisamente:
- coloro che svolgono un’attività di impresa (ad es. ditte individuali, artigiani, commercianti)
- coloro che esercitano un’attività di lavoro autonomo intellettuale (ad es. liberi professionisti, artisti)
b) Quando è necessario aprire partita IVA?
L’obbligo di aprire partita IVA dipende dal carattere di abitualità o di occasionalità con cui svolgi l’attività (art. 5 DPA 633/1972 DPR 633/72):
- Nel caso di abitualità dovrai aprire partita IVA;
- Nel caso di occasionalità non occorrerà che tu partita IVA.
Per occasionalità, ricorrendo all’esempio della vendita della bicicletta su Ebay, vendere 10 biciclette in un anno, fa capire che si tratta di vendite occasionali, non derivanti da attività abituali dunque. Tuttavia, se nell’arco di un anno vendo 50 biciclette, è evidente che non si tratti di un’attività occasionale, ma abituale.
Ad ogni modo, non farti spaventare dalle tasse. Esiste un regime che, soprattutto se sei alle prime armi, ti agevola particolarmente. Clicca qui per tutto ciò che devi sapere.
c) Sono un libero professionista, devo sempre aprire partita IVA?
Il Ministero dellʼEconomia e delle Finanze con la nota del 25 febbraio 2015, in risposta al Consiglio nazionale degli ingegneri, ha ribadito che i professionisti iscritti in appositi albi (avvocati, commercialisti, ingegneri, consulenti del lavoro etc.) devono obbligatoriamente aprire partita IVA per l’esercizio della propria attività, per ogni tipo di prestazione professionale. E’ spontaneo chiedersi cosa fare se trattasi di attività occasionale e la risposta è anche in questo caso già data. I compensi vengono qualificati sempre come reddito di lavoro autonomo.
d) Quando non conviene aprire partita IVA?
Quando svolgi attività in modo occasionale non è necessario aprire partita IVA ed è possibile stipulare un contratto di lavoro autonomo occasionale a condizione che tu rispetta i seguenti limiti:
- la collaborazione con uno stesso committente non deve superare i trenta giorni nello stesso anno solare, altrimenti diventa abituale e continuativa;
- la somma dei compensi percepiti da uno stesso committente non può essere superiore ai 5000 euro lordi in uno stesso anno solare.
Nel caso in cui i compensi occasionali percepiti nell’anno, anche se da diversi committenti, superino i 5.000 euro è necessario che ti iscriva alla Gestione Separata dell’INPS, versando i contributi in forma percentuale sui compensi percepiti sull’eccedenza rispetto ai 5.000 euro.
In questo caso infatti non si è tenuti ad aprire partita IVA e puoi emettere una ricevuta per prestazione occasionale, dichiarando i redditi percepiti come redditi diversi nella dichiarazione dei redditi.
Nel caso tu sia lavoratore dipendente che svolga lezioni e ripetizioni private regolarmente (il caso dei docenti), sarebbe necessario invece richiedere autorizzazione per questa seconda attività.
e) Dove apro la partita IVA?
La richiesta di apertura della partita IVA devi richiederla direttamente all’Agenzia delle Entrate:
- recandosi presso l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate con apposito documento di riconoscimento;
- con lettera raccomandata con ricevuta di ritorno, con in allegato fotocopia del documento di riconoscimento ( modalità totalmente sconsigliata);
- per via telematica, tramite intermediario abilitato.
I modelli da compilare sono disponibili direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
f) Se non viene aperta la partita IVA cosa si rischia?
Se svolgi un’attività in modo professionale ed abituale senza procedere all’apertura della partita IVA, sei esposto ad eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, la quale potrebbe richiedere il versamento dell’IVA evasa oltre che il recupero delle eventuali imposte non versate ed in più sanzioni ed interessi.
Ovviamente, vi sono altri adempimenti da considerare conseguenti all’apertura della partita IVA, e son diversi in base all’attività svolta. Richiedi informazioni contattandoci direttamente al seguente cliccando qui.
Paolo Ercolano