Come valuto se ho i requisiti per accedere al Bonus Famiglia?
Come viene erogato il Bonus Famiglia?
Bonus Famiglia: ecco come accedere al beneficio
Finalmente hanno pubblicato in Gazzetta il decreto (D.P.C.M. 24 dicembre 2015, in G.U. n. 35 del 12 febbraio 2016) recante la determinazione dell’ammontare massimo del beneficio cd. bonus famiglia, a favore dei nuclei familiari con un numero di figli minori, pari o superiore a quattro, in possesso di una situazione economica corrispondente a un valore ISEE non superiore a 8.500 euro annui.
Il D.P.C.M. 24 dicembre 2015 stabilisce destinatari e modalità di erogazione del beneficio (di cui all’art. 1, comma 130, Legge n. 190/2014), ovvero dei buoni per l’acquisto di beni e servizi a favore di nuclei familiari con un numero di figli minori, pari o superiore a quattro, con ISEE non superiore a 8.500 euro annui; beneficio fissato in importo pari a 500 euro per nucleo familiare. L’importo è su base annua; se la presenza nel tuo nucleo familiare del quarto figlio minorenne, non sarà mantenuta per tutto l’anno, il sostegno dell’assegno da parte dell’INPS, ti sarà erogato in relazione al numero dei mesi per i quali il requisito risulti idoneo, tenendo presente che la porzione di mese sarà conteggiata comunque interamente.
Prima di leggere, ti riassumo il tutto con questo schema, in modo che la lettura possa essere più chiara.
A chi interessa il Bonus famiglia?
Hanno diritto al Bonus Famiglia i nuclei familiari con un numero di figli minori pari o superiori a quattro, già beneficiari, con riferimento all’annualità 2015, dell’assegno per i tre figli minori e con ISEE non superiore a 8.500 euro, è riconosciuto il beneficio di un bonus di 500 euro.
Se tuo figlio non ha ancora compiuto 18 anni, fa parte del nucleo familiare del genitore con il quale convive. Il minore che si trovi in affidamento preadottivo fa parte del nucleo familiare dell’affidatario, ancorchè risulti nella famiglia anagrafica del genitore.
Il minore in affidamento temporaneo (art. 2, Legge 4 maggio 1983, n. 184, e successive modificazioni) è considerato nucleo familiare a sè stante, fatta salva la facoltà del genitore affidatario di considerarlo parte del proprio nucleo familiare.
Il minore in affidamento e collocato presso comunità è considerato nucleo familiare a sè stante.
Il figlio maggiorenne non convivente con i genitori e a loro carico ai fini IRPEF, nel caso non sia coniugato e non abbia figli, fa parte del nucleo familiare dei genitori.
Nel caso i genitori appartengano a nuclei familiari distinti, il figlio maggiorenne, se a carico di entrambi, fa parte del nucleo familiare di uno dei genitori, da lui identificato.
Come valuto se ho i requisiti per accedere al Bonus famiglia?
Ti spiego tutto io. Per prima cosa, recati presso un Caf o Patronato e richiedi l’ ISEE. Esso è l’indicatore che serve per valutare e confrontare la situazione economica dei nuclei familiari che intendono richiedere una prestazione sociale agevolata.
L’accesso a queste prestazioni, infatti, come ai servizi di pubblica utilità a condizioni agevolate (telefono fisso, luce, gas ecc.) è legato al possesso di determinati requisiti soggettivi e alla situazione economica della famiglia.
Dal 1° gennaio 2015, l’ISEE è stato profondamente rinnovato sia dal punto di vista delle regole di calcolo sia nelle procedure. Il nuovo ISEE, per essere ancora più equo nel distribuire il costo delle prestazioni sociali e socio-sanitarie tra i cittadini italiani, introduce migliori criteri di valutazione del reddito e del patrimonio, insieme a controlli più attenti. Data questa spiegazione tecnica, sono d’accordo con te, genera meno dolore l’idea di doversi sottoporre ad un’operazione piuttosto che richiedere l’ISEE. Diecimila documenti, e vi è sempre qualcosa che non va, bisogna aspettare secoli per ottenerlo. Insomma, fanno venir voglia di mollar tutto e non richiederlo.
Per ottenere la propria certificazione ISEE è necessario compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), un documento che contiene le informazioni di carattere anagrafico, reddituale e patrimoniale necessarie a descrivere la situazione economica del nucleo familiare (D.M. 29 dicembre 2015, n. 363) di approvazione del modello tipo di DSU, nonchè delle relative istruzioni per la compilazione, valido a partire dal 1°º gennaio 2016.
La dichiarazione va presentata all’Ente che fornisce la prestazione sociale agevolata, o anche al Comune o ad un centro di assistenza fiscale (CAF) o alla sede INPS competente per territorio.
La Dichiarazione può essere anche presentata direttamente dal richiedente per via telematica sul sito dell’INPS, utilizzando il PIN dispositivo da richiedere all’Ente.
Come viene erogato il Bonus famiglia?
Il bonus è fissato in un importo pari ad euro 500 per nucleo familiare: l’INPS dispone l’erogazione dell’importo ai beneficiari dell’assegno per i tre figli minori, adottando le modalità di accredito dell’assegno medesimo ed in corrispondenza del primo accredito utile. Nel caso il requisito della presenza nel nucleo familiare di quattro figli minorenni non sia posseduto per tutto l’anno, il beneficio è concesso in ragione del numero di mesi per i quali il requisito è soddisfatto. A tal fine, la frazione di mese è conteggiata come intero.
Decorsi 90 giorni dal termine della presentazione delle domande per l’assegno per i tre figli minori con riferimento al 2015, l’INPS verifica l’onere sostenuto per l’erogazione dell’importo e l’ammontare delle risorse residue rispetto alle previsioni di spesa previste.
Se dalla lettura di questo articolo hai notato di avere tutti i requisiti richiesti, cosa aspetti a richiedere il “Bonus Famiglia”?
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